Visita di Carlo III a Parigi: un re attaccato alla libertà religiosa

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Durante una visita di stato di tre giorni in Francia, il re Carlo III e sua moglie, la regina Camillia, hanno visitato giovedì il cantiere della cattedrale di Notre Dame de Paris. L'occasione per InfoChrétienne di evocare l'attaccamento al pluralismo religioso del monarca, divenuto, alla morte di Elisabetta II, capo della Chiesa d'Inghilterra.

Il re Carlo III, accompagnato dalla regina consorte Camilla, visitò la Francia per a visita ufficiale di tre giorni dal mercoledì al venerdì. Questo soggiorno è caratterizzato da numerosi momenti salienti, tra cui la visita al cantiere della Cattedrale di Notre Dame e a discours al Senato, ci permette di riaffermare i legami mantenuti dai due paesi dopo essere stati un po’ scossi durante la crisi della Brexit. 

L'ultima volta che Charles visitò la cattedrale di Notre Dame il 12 novembre 1970, fu per una cerimonia in onore del generale de Gaulle, morto tre giorni prima. 

La visita a questo storico luogo di culto è l'occasione per rievocare la fede cristiana del monarca che, con la sua ascesa al trono, divenne capo della Chiesa d'Inghilterra. Un attaccamento spirituale meno evidente di quello verso la madre, che esprime soprattutto attraverso la devozione libertà religiosa

Una dedizione che ha espresso in particolare durante la sua incoronazione, avvenuta il 6 maggio, invitando per la prima volta nella storia rappresentanti delle religioni ebraica, indù, sikh, musulmana e buddista a partecipare alla cerimonia.

"Questa diversità non è solo sancita dalle leggi del nostro Paese, ma è imposta anche dalla mia stessa fede. Come membro della Chiesa d'Inghilterra, le mie convinzioni cristiane hanno l'amore al centro. Pertanto, secondo "Le mie convinzioni più profonde – così come come mia posizione di Sovrano – mi ritengo obbligato a rispettare coloro che seguono altri percorsi spirituali, così come coloro che cercano di vivere la propria vita in conformità con ideali secolari." 

Il re è anche noto per la sua curiosità e conoscenza delle varie fedi. 

Durante il suo primo indirizzo alla nazione in quanto sovrano, Carlo ha tuttavia parlato della sua responsabilità nei confronti della Chiesa d'Inghilterra nonché della sua fede personale, ritenendo che siano proprio questa "fede e i valori ad essa ispirati" a invitarlo a "difendere i principi costituzionali" della nazione. 

"In questa fede e nei valori che ispira, sono stato educato ad amare il senso del dovere verso gli altri e a mantenere nel massimo rispetto le preziose tradizioni, libertà e responsabilità della nostra storia unica e del nostro sistema di governo parlamentare". 

Un impegno cristiano ereditato in parte da sua madre, la regina Elisabetta II, che aveva un forte ancoraggio cristiano. Nel 2020, durante il suo discorso di Natale, la Regina aveva in particolare affermato la sua fede in Gesù Cristo e nei suoi insegnamenti. 

"Per me, gli insegnamenti di Cristo e la mia responsabilità personale davanti a Dio forniscono un quadro entro il quale cerco di vivere la mia vita. Come molti di voi, ho trovato grande conforto nei momenti difficili nelle parole e nell'esempio di Cristo."

Melanie Boukorras 

Credito immagine: Shutterstock / Fotografia di Simon Ward (Regno Unito, 2018)

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