Il concerto rap cristiano in chiesa crea polemiche

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Nel corso di un evento organizzato dalla chiesa Parole du Salut a Parigi dal 31 ottobre al 4 novembre, un intervento dell'artista Redflow ha suscitato polemiche sui social network. Il suo titolo "Bagarre" è stato definito "pagano" mentre altri cristiani hanno sostenuto l'artista ricordando che "la chiesa è un luogo di vita dove ci esprimiamo con i nostri talenti". 

L'artista Redflow si è esibito sul palco a Chiesa della Parola di Salvezza durante il Convegno dei Giovani Ristorati e Liberati (COJERAF23) che si è svolto dal 31 ottobre al 4 novembre. Ha eseguito una delle sue canzoni, "Bagarre", il cui testo proclama che "contro l'inferno è una lotta". 

Ecco un estratto da uno dei versi da questo titolo. 

"Nel nome del Padre, nel nome del Figlio e dello Spirito Santo, il male recede, la mia fede cresce mentre prego. Dio siede ancora sul suo trono quando il cielo è grigio. Come a Gerico le mura crollano mentre grido. Lottare, contro l'inferno è una lotta." 

Il 14 novembre, la pubblicazione del concerto sui social network della chiesa Parole du Salut ha creato una polemica sul rap cristiano e sul suo posto nella chiesa.

Due video pubblicati da Eratakate e Speculo_s mettono in dubbio la liceità di questo tipo di concerti nei luoghi di culto. 

Visti da più di 4 milioni di persone, i video hanno ricevuto circa 200 commenti.

Alcuni commentatori si chiedono come le chiese possano permettere questo tipo di eventi, mentre altri si ribellano a questa "generazione" e tracciano parallelismi con la musica che considerano "del mondo". Altri cristiani difendono Redflow ricordando che “la chiesa è un luogo di vita dove ci esprimiamo con i nostri talenti”, ritenendo che l'artista “ci fa ballare mentre ci spiega le cose del momento”.

A seguito di questa controversia si sono espressi diversi artisti della comunità rap cristiana. È il caso del Salmista, che ieri ha pubblicato un video sul suo account Instagram, in cui sostiene che questa polemica viene anche dai "non cristiani", che cercano di spiegare ai cristiani come dovrebbero lodare Dio nelle proprie chiese. Denuncia le persone che criticano il canto di Redflow mentre aderiscono a canzoni che sostengono la violenza e la "droga". 

L'artista Redflow, dal canto suo, ha reagito pubblicando diversi video sul suo account Instagram. Dichiara che la sua musica non dovrebbe essere utilizzata in modo improprio per causare divisioni, ma piuttosto per combattere "contro l'inferno".

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da @redflow_off

Il video musicale di “Bagarre” è uscito il 3 novembre ed è stato elogiato da molti artisti come Bigty, Illover e Kabeufficiel. 

Contattata da InfoChrétienne, Redflow non ha voluto commentare la questione. Da parte sua, la chiesa Parole du Salut, che abbiamo contattato, ha difeso l'artista, affermando che il rap "non è un peccato" ma è, al contrario, un "formidabile strumento di edificazione".

"La Chiesa non deve lasciarsi guidare da convinzioni personali o culturali, né da versetti decontestualizzati per farne pretesti. Un'analisi completa della Bibbia sulla questione della musica, dell'evangelizzazione o del secolo presente permette di confermare che il rap in termini di stile musicale, non solo non è un peccato, ma può essere un meraviglioso strumento di edificazione."

Melanie Boukorras 

Credito immagine: Instagram /chiesa_parola_di_salut

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