Primo in Vaticano: il Papa femminilizza il "ministero" incaricato dei vescovi

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Papa Francesco ha nominato due suore, tra cui una francese, e una laica nel dipartimento incaricato del processo di selezione dei vescovi, ha annunciato mercoledì il Vaticano.

Le monache francesi Yvonne Reungoat e l'italiana Raffaella Petrini, nonché la laica argentina Maria Lia Zervino, saranno le prime donne ad esercitare all'interno di questo prestigioso dicastero, equivalente a un ministero.

Queste nomine arrivano quando il Papa, 85 anni, ha ripetutamente affermato che le donne dovrebbero svolgere un ruolo maggiore nel governo della Chiesa.

L'anno scorso ha autorizzato con decreto le donne a leggere durante le liturgie ea fare la comunione, senza però spingersi fino ad aprire loro la porta del sacerdozio.

La nuova costituzione della Curia Romana (il governo del Vaticano), entrata in vigore il mese scorso, consente alle donne di dirigere dipartimenti in Vaticano.

Raffaella Petrini, francescana, da novembre è segretaria generale del governatorato del Vaticano, prima donna a ricoprire questo incarico.

Yvonne Reungoat, salesiana di 77 anni, è stata nominata nel 2019 insieme ad altre sei donne alla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, istituzione preposta agli ordini e alle congregazioni religiose.

Questa fu ancora una volta la prima, perché i suoi membri erano stati fino ad allora sacerdoti, vescovi o cardinali.

Maria Lia Zervino è stata in precedenza presidente dell'Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche.

I membri del Dicastero episcopale sono responsabili della valutazione dei potenziali candidati e delle raccomandazioni al papa.

La Redazione (con AFP)


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