
Ho incontrato credenti consumati e distrutti dal senso di colpa morboso. Alcuni, che per vari motivi non sono in grado di riparare ai propri difetti, sprofondano in un profondo senso di colpa. Vorrebbero poter tornare indietro e cambiare il corso delle cose, ma questo è impossibile e vivono in un senso di colpa permanente.
Altri, avendo fatto un torto a qualcuno, hanno chiesto perdono, ma continuano a restare su questo torto. Se siamo invitati a giudicarci secondo il testo di 1 Cor 11: «Ciascuno dunque esamini se stesso», ciò non significa che dobbiamo restare nello sconforto permanente.
Giudicare le nostre azioni, le nostre parole, i nostri pensieri, le nostre emozioni ha lo scopo di portarci al pentimento e, quando ci pentiamo, dobbiamo accettare il perdono. È semplice, ma a volte le nostre parole ci impediscono di perdonarci.
Se diciamo: "Non mi perdonerò mai", "Mi incolperò per sempre", ecc.
E' un modo per rimanere colpevoli.
Questo atteggiamento alimenta continuamente il senso di colpa che diventa poi estremamente dannoso e distruttivo. Qualunque cosa tu abbia fatto, detto o pensato, sappi che Gesù Cristo ha già pagato il prezzo di tutto sulla croce, affinché tu riceva il Suo perdono.
La salvezza per grazia in Gesù Cristo si basa sul fatto che Gesù, attraverso il sacrificio della sua vita, ha fornito la perfetta espiazione per i nostri peccati, affinché potessimo essere perfettamente perdonati.
"Signore, come sono, con le mie debolezze, i miei peccati, i miei errori e le mie colpe, mi presento davanti a te. Ti rendo grazie per il tuo perdono, acquisito per me dal Padre sulla croce. Confesso che non sono più a lungo sotto la condanna. Sono stato redento e perdonato e vivo pienamente libero nella tua grazia. Signore, tu sai che mi pento del male che ho commesso, ma so che mi hai perdonato. Oggi ricevo questo perdono, e respingo dal mio cuore ogni senso di colpa; sono libero! Grazie Signore per la tua pace che riempie il mio cuore e per il tuo amore che guarisce le mie ferite. Nome di Gesù, amen!"
Avec amore,
Paolo Calzada