
Allo Zénith d'Auvergne, dal 19 al 21 maggio, 6 adolescenti e giovani hanno vissuto un momento eccezionale di preghiera, lode e incontro con il Signore durante il congresso Echo. Uno sguardo indietro a questo incontro con Samuel Tricoire, direttore dell'evento.
“Il nostro obiettivo non è mettere in fila numeri da capogiro, il nostro obiettivo è che Dio raggiunga il maggior numero possibile di adolescenti e giovani che hanno sete di Lui e vogliono scoprirlo”, dice Samuel.
Ma per accogliere quante più persone possibile, l'organizzazione ha dovuto comunque fidarsi fin dall'inizio del Signore affittando uno spazio enorme per tenere il congresso che avevano nel cuore: spazi di lode, di preghiera, un podio aperto per esprimersi, spazi di giochi e relax, 70 espositori...
"Un congresso per dimostrare che è possibile vivere la nostra Fede, in tanti modi diversi, per testimoniare l'energia traboccante di una vita al servizio del Signore!"
Una scommessa vincente visto quanto vissuto nel cuore di ciascuno dei partecipanti. "Signore fammi l'eco della tua voce", è con questa semplicissima preghiera che si è aperto il congresso. Un congresso che, grazie alla ricchezza delle attività e degli espositori presenti, ha permesso a ogni giovane di vivere un congresso quasi su misura:
"Ognuno ha potuto costruire il proprio programma, con i laboratori, gli espositori, i giochi a disposizione ma anche con forti momenti di unione durante le grandi feste comuni".
Questo audace congresso è stato progettato attorno a tre assi principali: autenticità, unità e futuro, suddivisi in 3 missioni. Il primo: "Dio ed io" per approfondire il proprio rapporto personale con Dio, per conoscerlo in modo autentico.
Tra le tante attività proposte, un gioco di fuga è stato appositamente pensato per ricreare il cammino di fede di un giovane e aiutarlo a camminare personalmente e con Dio. La seconda: "Dio e noi".
Celebrare Dio nell'unità e aiutare ogni gruppo di giovani e adolescenti a sviluppare nuove azioni per un impatto concreto nella loro regione. E infine il terzo: “io e te” per accompagnare i giovani verso una cultura del servizio e della testimonianza.
70 espositori a cui è stato affidato un vasto spazio dove ognuno di loro ha potuto offrire esperienze immersive ai giovani per accompagnarli verso una vita di servizio.
“I giovani hanno una sete di autenticità, di verità ancora più grande di prima, vogliono davvero mettere Dio al centro e costruire con Lui un rapporto personale”.
“Stiamo già pensando al prossimo congresso, ma invitiamo tutti i giovani ad incontrarsi nelle loro chiese e nelle loro città adesso per diventare l'eco della sua voce, conclude Samuel. Questi tre giorni sono sufficienti per rendere le persone molto entusiaste per il notizia nascente generazione di leader cristiani!"
Herveline Urcun