
Vittime di un attentato dinamitardo, gli alunni della Little Flower School, in India, rivendicano il diritto ad avere una scuola “senza violenza”.
La scuola cristiana Little Flower School di Manipur, in India, è stata oggetto di un attacco il 5 giugno. Se nessuna vittima deve essere deplorata, l'edificio è danneggiato.
Il giorno successivo, la polizia è stata arrestata un sospetto trovato con 58 candelotti esplosivi PEK, 397 detonatori e due batterie, insieme ad altri materiali. Afferma di essere stato pagato 30 rupie, o quasi 000 euro, per l'attentato e di essere stato membro del Fronte Rivoluzionario Nazionale del Manipur, un'organizzazione separatista. Sarebbe l'autore di altri recenti attentati dinamitardi.
Il 7 giugno, studenti e personale scolastico hanno organizzato una protesta per rendere la scuola una “zona libera dalla violenza”.
Sui cartelli si potrebbe leggere "Cresciamo senza paura", "Vogliamo la pace", o anche "L'educazione è un nostro diritto fondamentale".
Estendere la solidarietà e la condanna contro il recente #Attacco bomba at #ScuolaPiccoloFiore, Imphal West da sospetto gruppo militante, tutte le scuole missionarie a #Manipur Martedì le lezioni hanno cessato.https://t.co/VaKNlZY49f
—Imhal Free Press (@ImhalFreePress) 7 Giugno 2022
In solidarietà, lo stesso giorno, le altre scuole missionarie del Manipur hanno tutte chiuso i battenti.
MC