“Sapé comme Joseph”: su Présence Protestante riscopri un brano della Bibbia con Éric Denimal e i suoi ospiti

Scopri il programma di Présence Protestante, "Ma Bible: Sapé comme Jospeh", disponibile in replay fino alle 10 Gennaio. UUno psicoterapeuta, uno stilista, un animatore biblico per bambini e un pastore arrivano con la LORO Bibbia per rievocare un caotico viaggio della vita, un'avventura dai tanti colpi di scena: la storia del giovane Giuseppe, nell'Antico Testamento.
“Le lasciò in mano la veste e fuggì fuori. »
Genesi 39:12
Giuseppe era l'onesto amministratore di Potifar l'Egiziano. La moglie del suo padrone Potifar era quindi la sua amante, e lui, Giuseppe, il suo schiavo. Di fronte alle sue avances, non accettò di essere anche il suo amante. Giuseppe preferì scappare, lasciando la sua tunica a questa donna che voleva spogliarlo. Ed eccola lì, la donna indignata, con questo indumento tra le mani.
Una semplice tunica, non è, in fondo, un po' di Giuseppe che si è tenuta vicino? Questa parte sognata e fantasticata che lei ha proiettato su di lui? In ogni caso, questo è ciò che la polizia del Faraone ha visto in questo pezzo di tessuto. Sarà per lei come un'impronta digitale lasciata su un bicchiere, l'indumento segnerà l'identità del colpevole.
Ben presto raggiunto, Giuseppe si ritroverà quindi in prigione per essersi rifiutato di dormire con colei che voleva metterlo nelle sue belle lenzuola. Visto oggi, che paradosso! È #meetoo dal primissimo libro della Bibbia. Twitter non ha inventato nulla. Il Weinstein-e esisteva già. Per Giuseppe, finiti i bei cappotti, torna l'orpello del carcerato. "Ritorno", perché prima del buco delle carceri, Giuseppe conobbe quello della cisterna.
Quindi era ieri, ed è anche oggi. Adorati oggi, disprezzati domani, quando cambi marciapiede, gli "amici" si girano il cappotto. Quante volte Giuseppe sperimentò questi capovolgimenti? Dal cappotto multicolore offerto da suo padre, Giacobbe, agli abiti del faraone, ci sono voluti coraggio e abnegazione per trovare il suo posto.
L'abbigliamento disegna la nostra identità? Non scegliamo i nostri vestiti ogni mattina, secondo quello che ci si addice, la nostra morfologia, chi siamo? O sono i nostri vestiti che ci modellano? O lo sguardo che cerchiamo, attraverso di loro, nell'altro? Quale desiderio vogliamo esaudire? A quello della moglie di Potifar?
Quindi, l'abito o il monaco? Ecco due brani per vederci più chiaro: trovate in replay fino al 10 gennaio su sito france.tv il programma di Présence Protestante, "Ma Bible: Sapé comme Joseph" con la partecipazione di Sophie Vanzo, animatrice biblica, Nicolas Bioret, psicologo e psicoterapeuta, Louis Pernot, pastore della Chiesa protestante unita di Francia ed Elsie Pomier, stilista e designata.
Scopri anche la giornata di studio sul tema Abbigliamento e Identità offerto in ottobre da Imago Dei.
Cristoforo Zimmerlin, per la presenza protestante