
Almeno 11 cristiani sono stati massacrati da estremisti che affermavano di appartenere allo Stato islamico il 15 settembre nel villaggio di Naquitengue in Mozambico. Dal 2017, nella provincia di Cabo Delgado, sono aumentate le violenze contro i cristiani.
L'organizzazione internazionale Aiuto alla Chiesa in difficoltà (AED) ha riferito della recente uccisione di undici cristiani nella provincia di Cabo Delgado in Mozambico, a causa della loro fede cristiana.
Il 15 settembre, nel primo pomeriggio, diversi terroristi affiliati all'Isis hanno aperto il fuoco sui cristiani nel villaggio di Naquitengue. Un missionario e membro della Confraternita dei Poveri di Gesù Cristo, fratel Boaventura, ha spiegato ad ACS che gli estremisti separano i cristiani dai musulmani, "in base ai loro nomi e alla loro etnia".
L'aumento delle violenze contro i cristiani nel Paese, e più in particolare nella provincia di Cabo Delgado, sta portando a “tensioni” e ad una crescente “insicurezza” in questa regione.
[🇲🇿 #Mozambique] I terroristi hanno colpito ancora nella regione di Cabo Delgado, nel nord del Paese. Dal 2017 si sono verificati più di 4000 morti e 800 sfollati. L'#DAE impegnata a istituire un nuovo programma di aiuti di emergenza.https://t.co/7X8mJg7Syf
— AEDFrance (@AEDenFrance) 28 Giugno 2022
Il vescovo di Pempa Antonio Juliasse Exprime su "questa guerra di cui il mondo non parla" nel suo intervento alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). Si parla di “un milione di sfollati interni e circa cinquemila morti”.
Secondo Christian Post, in Mozambico, gli jihadisti islamisti costringono i cristiani a convertirsi all'Islam. Il direttore del Denis Hurley Institute for Peace, Johan Viljoen, denuncia “una riprovevole violazione dei diritti umani”.
Il paese è classificato al 32° posto nella classificaIndice globale della persecuzione dei cristiani da parte della ONG Portes Ouvertes, pubblicato nel gennaio 2022. Il rapporto documenta la persecuzione attiva e violenta dei cristiani.
“In Mozambico, il gruppo estremista islamico al-Sunnah wa Jama’ah vuole instaurare un califfato ed è molto attivo nella regione di Cabo Delgado, nell’estremo nord del Paese. Molte chiese e proprietà cristiane vengono attaccate e bruciate”.
Il Vescovo di Pempa Antonio Juliasse ha invitato i giovani cristiani presenti alla Gmg a “denunciare la situazione” e ad esprimere “la loro solidarietà al popolo mozambicano”.
Mélanie Boukorras.