La corte britannica conferma la sospensione delle cure del bambino e si oppone al trasferimento all'ospedale vaticano

La giustizia britannica ha confermato giovedì che una bambina inglese gravemente malata non poteva essere trasferita in Italia per ricevere cure, nonostante l'intervento d'urgenza di Roma che martedì le aveva concesso la nazionalità italiana.
I genitori della bambina Indi Gregory, di otto mesi, hanno lanciato una battaglia contro i medici britannici, che raccomandano di sospendere il supporto vitale della loro bambina affetta da una malattia mitocondriale incurabile.
I medici affermano che continuare il trattamento è inutile e doloroso, cosa a cui Dean Gregory e Claire Staniforth si oppongono. Hanno quindi espresso il desiderio di trasferire la ragazza all'ospedale Bambino Gesù di Roma, di proprietà del Vaticano, che si è offerto di continuare a curarla.
Ma anche la giustizia britannica, che inizialmente aveva stabilito che i medici potevano interrompere legalmente le cure, ha rifiutato il suo trasferimento a Roma.
Per cercare di contrastare la decisione, il primo ministro italiano Giorgia Meloni, il cui partito di estrema destra “Fratelli d’Italia” promuove i tradizionali valori cattolici della famiglia, martedì prima dello shutdown ha convocato un consiglio dei ministri di emergenza e ha concesso la nazionalità italiana a Indi Gregory.
Il giudice dell'Alta Corte inglese Robert Peel, tuttavia, ha stabilito giovedì durante un'udienza che l'intervento di Roma non ha cambiato nulla rispetto alle decisioni precedenti.
Ha inoltre deciso che le cure che tengono in vita la piccola non possono essere interrotte a casa, come richiesto dai genitori, giudicando "troppo pericoloso" farle fuori dall'ospedale "date le complicazioni cliniche".
"È un peccato che l'ospedale e i tribunali britannici stiano semplicemente ignorando l'offerta del governo italiano", ha risposto suo padre in una nota.
“Faccio appello al governo britannico affinché consenta agli Indi di venire in Italia prima che sia troppo tardi”, ha aggiunto.
Non esiste alcuna cura per le malattie mitocondriali, che sono genetiche e impediscono alle cellule del corpo di produrre energia.
Secondo il gruppo cristiano Christian Concern, che sostiene la coppia, le cure per mantenere in vita la bambina verranno interrotte giovedì a partire dalle 14:00 GMT.
Il console italiano a Manchester ha quindi chiesto un incontro urgente con i medici del Queen's Medical Center di Nottingham, nell'Inghilterra centrale, dove Indi è in cura.
editoriale (con AFP)