
Per Eli Eskosido, direttore dell'Israel Antiquities Authority, “l'evidenza fisica delle enormi risorse impiegate dall'esercito romano a Gerusalemme riflette le durissime battaglie che alla fine portarono alla distruzione del Secondo Tempio”.
L'Autorità israeliana per le antichità ha condiviso sui social media un reperto archeologico fatto a Gerusalemme la scorsa settimana.
Durante gli scavi archeologici sono state scoperte centinaia di pietre usate come proiettili, catapulte, lance e spade.
Kfir Arbiv è un ricercatore presso la Israel Antiquities Authority. Lui spiega :
“Il tempio fu distrutto nel 70 d.C., dopo un assedio di quattro mesi e un'intensa battaglia guidata dal generale romano Tito per conquistare la città e reprimere la rivolta iniziata dagli ebrei quattro anni prima. I romani avevano un esercito massiccio e ben addestrato dotato delle migliori innovazioni militari del loro tempo. Era una spietata macchina da guerra. »
Per Eli Eskosido, direttore dell'Israel Antiquities Authority, “l'evidenza fisica delle enormi risorse impiegate dall'esercito romano a Gerusalemme riflette le durissime battaglie che alla fine portarono alla distruzione del Secondo Tempio”.
“Nonostante le fazioni interne e le probabilità impossibili, un piccolo gruppo di difensori ebrei tenne a bada i romani per alcuni mesi fino alla tragica distruzione della città. L'uso di metodi di ricerca aggiornati rivela sempre di più l'affascinante storia di Gerusalemme. »
MC