Pastore battista condannato a 6 anni di carcere in Myanmar per aver denunciato atrocità

Pastore battista condannato a 6 anni di carcere in Myanmar per aver denunciato atrocità

L'ex presidente della Kachin Baptist Convention (KBC), Rev. Dr. Hkalam Samson, è stato condannato a sei anni di carcere da un tribunale del Myanmar.

Il pastore battista dottor Hkalam Samson, originario dello Stato Shan in Myanmar, è stato condannato a sei anni di carcere per aver denunciato le atrocità commesse dall'esercito nella regione. La notizia è stata riportata dal sito Christian oggi.

Il pastore battista è stato arrestato nel dicembre 2021 con l'accusa di sostenere i ribelli del Kachin Independence Army (KIA) e di aver violato la legge sull'importazione e l'esportazione possedendo una motocicletta senza patente. È stato condannato a tre anni di carcere per ogni conteggio.

A febbraio, il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price ha condannato l'arresto di Sansone duranteuna conferenza stampa.

"Siamo estremamente preoccupati per il suo benessere e la sua sicurezza, ed esortiamo i nostri partner e alleati a unirsi a noi nel chiedere al regime di ritirare tutte le accuse e rilasciare immediatamente e incondizionatamente il reverendo Samson", ha detto Price.

"La comunità internazionale deve parlare con forza per chiedere il suo rilascio immediato dalla prigione e intensificare i suoi sforzi per applicare sanzioni mirate contro il regime militare illegale del Myanmar fino a quando tutti i prigionieri politici non saranno liberati, i militari cesseranno tutti gli attacchi contro gli stati etnici e che il Myanmar non sarà strada giusta per una vera democrazia federale".

Il dottor Hkalam Samson è stato arrestato mentre cercava di documentare le atrocità dell'esercito nello stato di Shan, dove da decenni il conflitto armato contrappone le forze governative ai gruppi ribelli.

Le minoranze etniche, compresi i cristiani, sono spesso prese di mira dall'esercito. Di fronte a questa situazione, i cristiani in Myanmar chiedono la preghiera e la solidarietà internazionale per sostenere le vittime della persecuzione e difendere la libertà religiosa nel Paese.

Salma El Monser

Credito immagine: Shutterstock / Alvarobueno

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