
L'ONG cristiana Operation Blessing ha inviato diverse squadre nelle Filippine per supportare i sopravvissuti al tifone Noru, soprattutto nelle isole più remote.
Operazione Benedizione è un'organizzazione umanitaria americana il cui scopo è riflettere l'amore di Dio prendendosi cura di coloro che soffrono negli Stati Uniti e in tutto il mondo.
Mentre a fine settembre le Filippine sono state colpite dal tifone più potente registrato quest'anno nel Paese, l'organizzazione ha inviato sul posto squadre per venire in aiuto della popolazione.
Villaggi allagati, tetti divelti, tante foto condivise sui social rivelano l'entità dei danni causati da Noru, che è passato da tempesta tropicale al tifone in meno di 12 ore.
Il super tifone Noru sbarca nelle Filippine. #AFP
📸Ted Aljibe
???? @jamillah__ pic.twitter.com/2XMrIdwT1v- Foto dell'AFP (@foto dell'AFP) 26 settembre 2022
Il potente tifone accompagnato da venti di 195 km/h, avrebbe colpito mezzo milione di filippini. Secondo CBN News, molti di loro hanno perso la casa e il proprio sostentamento, soprattutto sulle isole devastate. Il ciclone tropicale avrebbe distrutto il 70% delle case lì.
Per portare i beni di prima necessità in questi villaggi isolati dell'isola, una squadra dell'Operazione Benedizione ha viaggiato in barca per quasi tre ore. La gente del posto ricevette anche copie del Nuovo Testamento.
CBN News riporta la testimonianza di una residente di una di queste isole, Josefina Habitan. “La nostra casa si stava lentamente inclinando da un lato. Il vento l'ha sollevata e poi è caduta fino a crollare. Tutta la nostra roba si è bagnata, compreso il nostro riso che si è rovesciato sul pavimento. Ho preso tutto il riso che potevo anche se ora era sporco, in modo che potessimo avere cibo in questo momento di calamità”, ha raccontato.
Fely Miranda, un ottuagenario che risiede su un'altra isola, ha detto di essere grato alle squadre per essere venute ad incontrarlo.
“È un grande aiuto per me, soprattutto perché sono solo. Grazie per essere venuto sulla nostra isola anche se è molto lontana. »
Camille Westphal Perrier