Tribune: "Una legge che autorizzi l'eutanasia è una legge per i forti che non tutela i deboli"

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La presidente della Società francese di sostegno e cure palliative (Sfap), dottoressa Claire Fourcade, difende la libertà data ai pazienti attraverso le cure palliative. In questo Tribune per InfoChrétienne, si chiede perché così tanti francesi siano favorevoli all'eutanasia quando, nella sua esperienza, così pochi pazienti la chiedono.

Da più di 20 anni sono medico in un team di cure palliative che ha accompagnato più di 10 pazienti in un reparto rurale e povero. Abbiamo fatto molta strada con ognuno di loro, la fine della loro strada. Basta questo per poter dire che le cure palliative danno a ciascuno la libertà di scegliere l'intensità di cura desiderata, di limitarla o sospenderla e di avere un sereno fine vita.

Allora perché così tanti francesi sono favorevoli all'eutanasia quando così pochi pazienti ce la chiedono? Nel ricorrente dibattito sul fine vita si scontrano, a volte aspramente, due concezioni della società.

Alcuni invocano la libertà. “Decido io cosa è meglio per me e non sono affari di nessun altro. In una società ultraliberale e individualista, questa è una scelta che ha una sua logica. È una società di persone forti, capaci di guardare la morte in faccia senza battere ciglio. Sono rari, molto rari. 3 pazienti in 22 anni...

Gli altri scelgono la Confraternita. È il caso della Francia. " Non sei solo. Qualunque cosa accada, noi saremo con voi e faremo il necessario per sollevarvi perché chiedere la morte perché si soffre non è una libera scelta”. È la scelta di una società unita e fraterna che si prenda cura dei più vulnerabili che sono i più numerosi.

Aprire l'opzione dell'eutanasia significa costringere ogni paziente, non a sceglierla, ma a considerarla, a dirsi che dovrebbe pensarci, che potrebbe essere meglio per lui o per i suoi familiari. Tuttavia, la maggior parte di loro è indebolita dalla malattia in questi momenti di angoscia. Parlano di morte, a volte la desiderano e poi ci parlano di altro, di progetti e di speranze. Sono ambivalenti, come spesso lo siamo tutti.

Una legge che autorizza l'eutanasia è una legge per i forti che non protegge i deboli.

Il Covid è arrivato a ricordarci quanto siamo vulnerabili noi umani, quanto ci prendiamo cura di chi amiamo anche anziano o malato, quanto è preziosa la vita e quanto sia importante prendersene cura fino alla sua fine.

La normativa vigente garantisce a tutti l'accesso alle cure palliative. Non è sufficientemente applicato, costringendo troppi nostri concittadini a pensare che sia preferibile scegliere la morte perché non sembra loro offerta la possibilità di una morte dignitosa.

Applichiamo la legge, tutta la legge, nient'altro che la legge e le condizioni del fine vita in Francia garantiranno finalmente l'uguaglianza per tutti e non ci costringeranno a scegliere di chiedere alle badanti di uccidere, in mancanza di meglio.

Dr Chiara Fourcade, Presidente della Sfap, Società Francese di Sostegno e Cure Palliative


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