
I risultati di un'indagine pubblicata giovedì scorso dall'Ifop sul rapporto dei francesi con la morte, esprimono la sete di spiritualità dei giovani. Per quanto riguarda l'insieme dei francesi, l'indagine rivela una tendenza al ribasso nella fede nella vita eterna, mentre guadagna terreno la credenza nella reincarnazione.
Giovedì scorso l'Ifop, l'Istituto francese dell'opinione pubblica, ha pubblicato i risultati di uno studio commissionato dal blog funebre Plaquedécès. Lo scopo principale di questo studio è quello di analizzare le evoluzioni e le trasformazioni delle diverse credenze legate alla morte.
Per questo sondaggio sono stati intervistati più di mille francesi, che hanno risposto a domande sulle loro convinzioni riguardo alla vita dopo la morte (vita eterna, reincarnazione, resurrezione, paradiso, inferno).
L’aumento della fiducia nella vita dopo la morte tra gli under 35.
I francesi sotto i 35 anni sono quelli che credono di più nella vita dopo la morte. Infatti, il 48% crede nel paradiso e nell'inferno, il 37% nella vita eterna, il 43% nella reincarnazione e il 31% nella resurrezione.
Un dato notevole secondo Léa Paolacci, responsabile dello studio, secondo cui questa indagine evidenzia la sete di spiritualità sempre più presente tra i giovani.
“I giovani cercano di credere in qualcosa, con gli effetti positivi della spiritualità: avere un obiettivo, avere speranza, trovare chiavi per discernere cose che non necessariamente comprendiamo”.
Il 31% dei francesi crede nella vita dopo la morte, il 36% non ci crede e il 33% non lo sa.
Nel 1970, il 37% dei francesi affermava di credere nella vita dopo la morte. Oggi sono solo il 31%, una convinzione che sembra quindi rimanere relativamente stabile. La maggioranza di coloro che nutrono questa speranza sono quelli che lo studio definisce “credenti religiosi”, cioè credenti praticanti.
Osserviamo anche che la percentuale di francesi che nutrono dubbi sulla vita dopo la morte è in forte aumento. Erano il 16% nel 1970, oggi sono il 33%, ovvero il doppio.
La fede nella vita eterna riunisce il 27% dei francesi nel 2023, rispetto al 58% nel 1948. In un contesto di indebolimento della religione nella nostra società, questa cifra rimane significativa. Per i credenti praticanti, la fede nella vita eterna dopo la morte resta importante poiché vi aderisce il 73% contro solo il 35% dei credenti non religiosi e il 5% degli atei convinti.
Sono inoltre il 63% a credere nella resurrezione, mentre solo il 29% dei credenti non religiosi (cioè non praticanti) afferma di crederci.
Melanie Boukorras