Riepilogo delle novità dal 6 ottobre 2022

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Scopri un riassunto di 5 notizie pubblicate sul sito web di InfoChrétienne questo giovedì 6 ottobre 2022, per avere una visione globale di ciò che sta accadendo nel mondo, soprattutto nella sfera cristiana, in pochi minuti.

Anita, 17 anni, convertita e sposata forzatamente, è scappata dalla casa del suo rapitore in Pakistan

Anita Emmanuel è una cristiana di 17 anni. Ha vissuto con i suoi genitori a Bahawalpur, in Pakistan, fino a quando l'autista di tuk-tuk che la portava a scuola ogni mattina ha deciso di rapirla. Un anno dopo la tragedia, riuscì a scappare e riuscì a ritrovare la sua famiglia.

Dopo la morte di Masha Amini, i cristiani sono chiamati a pregare per l'Iran

Mansour Borji, direttore dell'advocacy per l'organizzazione Article 18, ritiene che la morte di Masha Amini potrebbe segnare una svolta in Iran, in particolare per quanto riguarda i diritti delle donne e delle minoranze religiose. Invita i cristiani a pregare per il Paese.

Il Texas giustizia un detenuto cristiano al centro della battaglia per i diritti religiosi dei detenuti

Il Texas mercoledì sera ha giustiziato un detenuto che aveva chiesto al suo pastore di mettergli le mani addosso durante la sua esecuzione, una richiesta che è stata oggetto di una battaglia legale e che alla fine è stata accolta dalla Corte Suprema degli Stati Uniti a marzo.

Uccisioni in Thailandia: 37 morti, di cui 23 bambini nell'attacco a un asilo nido

Un ex agente di polizia armato di pistola e coltello ha ucciso 37 persone, per lo più bambini di un asilo nido in Thailandia, giovedì, uno dei peggiori massacri del regno, prima di uccidere la sua famiglia e suicidarsi.

Accusato di blasfemia, questo cristiano è in detenzione da 4 mesi

Arrestato dopo aver postato su WhatsApp un messaggio ritenuto blasfemo dalla comunità musulmana, Rhoda Ya'u Jatau è in attesa di processo in Nigeria.

Bonus:

L'editoriale di Camille: in vista Mondiali e Olimpiadi invernali

Stadi climatizzati per i Mondiali e ora i Giochi Invernali in Arabia Saudita... Il mondo dello sport cammina a testa in giù? Mentre i social network si infiammano e il pianeta brucia, personalità e diverse città hanno chiesto il boicottaggio della Coppa del Mondo in Qatar. In nome dell'ecologia, ma anche in nome dei diritti umani.

editoriale 


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