Criminalità minorile: la Chiesa non deve “voltare pagina”, avvertono le vittime

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La Chiesa cattolica non deve "voltare pagina" sul fascicolo di pedocriminalità, hanno avvertito sabato diverse associazioni di vittime, incontrandosi per la prima volta a Parigi, un anno dopo la pubblicazione del rapporto che ha dimostrato la portata del fenomeno.

"La Chiesa deve continuare a sensibilizzare", ha affermato Olivier Savignac, del collettivo Parler et revivre, al termine di una giornata che ha riunito 13 organizzazioni che rappresentano le vittime di atti pedocriminali all'interno della Chiesa.

“Non si tratta di voltare pagina, né di dimettersi da queste domande deportandole nelle commissioni attualmente al lavoro”, ha avvertito durante una conferenza stampa.

Questo incontro, il primo di questa portata tra le associazioni delle vittime, si è tenuto un anno dopo la rivelazione da parte di una commissione indipendente, presieduta dall'alto funzionario Jean-Marc Sauvé, della portata della criminalità minorile per diversi decenni all'interno della Chiesa.

Secondo i suoi dati, circa 330.000mila minori sono stati vittime, in Francia e dagli anni Cinquanta, di sacerdoti, diaconi, religiosi o persone legate alla Chiesa.

Ciò ha riconosciuto la natura istituzionale e “sistemica” di tali atti e ha istituito due commissioni di compensazione.

Ma la commissione Sauvé non è stata ricevuta a Roma lo scorso anno, come inizialmente previsto, suscitando forti critiche da parte delle vittime.

"Il processo commemorativo appartiene alle vittime e non può essere (...) confiscato dalla Chiesa", ha avvertito sabato Jean-René Nicoleau, del Collettivo 85, che rappresenta le vittime in Vandea.

Alcune associazioni si rammaricano anche della lentezza della compensazione, essendo per il momento riuscita solo una piccola parte delle pratiche, anche se altre stanno comprendendo la complessità della gestione delle pratiche.

In questo contesto, l'incontro di sabato mira a facilitare la comunicazione tra le associazioni per renderle più udibili di fronte alla Chiesa e alle commissioni riparatrici.

Questo incontro "è già una prima vittoria", ha assicurato Savignac, annunciando l'avvio di un'indagine sulle vittime, in particolare per comprendere meglio i motivi per cui alcuni non hanno presentato domanda di risarcimento.

La Redazione (con AFP)

Credito immagine: TOMMASO COEX / PISCINA/ AFP

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