
Accusato ingiustamente di blasfemia, Nabeel, cristiano pakistano, è stato condannato a morte, rischiando una condanna che sconvolgerà la sua vita e quella della sua famiglia.
In un caso segnalato da Soccorso cristiano globale, Nabeel, cristiano pakistano, incarcerato, accusato di aver condiviso immagini blasfeme su un gruppo WhatsApp. Nonostante le affermazioni sulla sua innocenza, è incarcerato e deve affrontare anni di procedimenti legali.
Tuttavia, le versioni della polizia e quelle dell'imputato differiscono, in particolare per quanto riguarda il luogo del suo arresto, aggiungendo una complessità inquietante a questo caso. Secondo Nabeel, è stato arrestato a casa sua mentre le autorità affermano di averlo arrestato in un parco pubblico.
Durante l'interrogatorio, ha sostenuto la sua innocenza, ma gli ufficiali si rifiutano di credergli. Nonostante la triste prospettiva di una condanna a morte, Nabeel rimane forte nella sua fede e trae la sua speranza dalla lettura della Bibbia in prigione.
"Stavo dormendo in casa mia quando la polizia è entrata e mi ha portato via. Hanno detto che avevo commesso blasfemia condividendo immagini blasfeme in un gruppo WhatsApp, ma la verità è che non so chi abbia condiviso queste immagini o come fossero caricato sul mio telefono", spiega Nabeel dalla sala.
"Durante gli interrogatori, compreso quello condotto da una speciale squadra investigativa congiunta, ho ripetutamente detto agli agenti che non sapevo nulla del filmato, ma si sono rifiutati di ascoltare le mie suppliche. Non stavo mentendo. ... Perché avrei dovuto fare qualcosa che sa che potrebbe mettere in pericolo me e la mia famiglia?"
La situazione rimane preoccupante, poiché i suoi genitori si trovano indebitati a causa delle spese di detenzione. Nabeel chiede di pregare per essere assolto da queste accuse infondate e riconquistare la sua libertà di prendersi cura dei suoi anziani genitori.
Di fronte a questa ingiustizia, invita anche tutti a pregare per lui, perché Dio guidi il suo avvocato e dia coraggio al giudice perché emetta una giusta decisione. Chiede anche preghiere per tutti coloro che sono perseguitati con false accuse di blasfemia.
Salma El Monser