
Presenza protestante: Éric Denimal ei suoi ospiti ci introducono alle storie bibliche in un modo un po'... inaspettato.
"Boaz mangiò e bevve, e il suo cuore si rallegrò. Andò a coricarsi all'estremità di un mucchio di covoni. Poi Ruth venne in silenzio, si scoprì i piedi e si sdraiò. 13 Boaz prese Ruth, che divenne sua moglie, e andò da lei. Il Signore permise a Ruth di concepire, ed ella partorì un figlio. 17 I vicini […] lo chiamarono Obed. Era il padre di Iesse, padre di Davide». Rut 3:13
Incastrato tra il libro dei Giudici e il primo libro di Samuele, nell'Antico Testamento, stride il libretto di Rut (quattro capitoli). Riguarda il lignaggio del re Davide e della sua bisnonna, Ruth, una moabita. Sì, sì, avete letto bene: una moabita, una straniera-non-di-casa, una-nemmeno-battezzata, una di quelle che si nascondono nella loro storia perché si vergognano tanto, una donna di niente, che noi non vorrebbe per suo figlio.
LA Ruth di cui evitiamo di parlare a tavola, i rari nei banchi della Chiesa… Insomma, nel libro di Ruth, tutto comincia con una questione di carestia e di profughi economici.
In quel momento, c'è fame a Betlemme, molta fame. Preferendo lasciare la Giudea per non morire, un certo Elimelec e sua moglie Noemi circumnavigano il Mar Morto (lo dicono i contrabbandieri, le loro barche arrugginite non ispirano fiducia), e arrivano nella terra non promessa: Moab.
Passano dieci anni. I due figli di Elimelech fanno appena in tempo a sposare Orpa e Ruth, signorine locali (che male), quando i tre maschi (appunto) della famiglia, Elimelech e i suoi due figli, hanno la stupida idea di morire dalla faccia della terra lasciando le donne sole e senza un soldo. Fino ad allora niente di nuovo, ci siamo abituati.
Poi le cose si complicano: non volendo essere seppellita a sua volta dove non conosce nessuno, nonna Naomi decide di prendere la sua valigia di cartone e tornare a casa a Bled, in Giudea. Alle soglie di Moab, in lacrime, la nuora Orpa agita il fazzoletto. In lontananza, Ruth, l'altra nuora, anche lei moabita (mi segui?), ha scelto di accompagnare la suocera in un “Dove andrai tu andrò io, la mia patria sarai tu” .
Ma... Quando sei partito senza lasciare un indirizzo, il ritorno è difficile. Rapidamente, i risparmi delle signore si stanno sciogliendo e non hanno più il minimo grano da mettere in bocca. È qui che Naomi ha un'idea geniale maliziosa. Dice alla nuora:
"O bella Ruth, vai da Boaz, la tua vicina la formica, e sono sicuro che ti darà dei chicchi per sopravvivere fino alla nuova stagione."
Noemi profetica? A poco a poco, è successo quello che doveva succedere. Prima la fine del raccolto, e anche la bevanda. Tra i covoni, Ruth e Boaz si apprezzano a vicenda. Boaz si distende su un soffice mucchio, Ruth solleva un lembo del suo cappotto e si scopre i piedi...
Hanno peccato o no? Gala dice di sì, qui dice di no, la storia non lo dice. Ma l'idea geniale di Naomi ha funzionato. Che abbiano consumato droghe quel giorno o meno è irrilevante in questa storia. Per amore, per aiuto, per pietà o per nessun contratto, lo faranno dopo, nell'interesse di tutti (sì, sì). Ruth darà a Boaz un figlio, Obed, antenato di Davide, antenato di un certo… (la risposta nel primo libro del Vangelo di Matteo).
Tra la legge sul levirato e la bellezza di Ruth, che qui va detto, molto più giovane del buon vecchio Boaz, una delle cose che possiamo conservare di questa novella di Cenerentola è che Booz, Ruth e Naomi non hanno esitato a piegare le regole a proprio vantaggio. Senza mai romperli. Erano intelligenti. Usavano l'astuzia, l'intelligenza e la seduzione.
Oggi, visti dalla carne, dal pulpito o dalla lotta delle classi sociali, di fronte a tale delitto d'amore, molti ne invocherebbero la condanna:
"Morte agli impuri! Hanno dormito!"
E altri, al contrario:
"Guarda come Ruth è stata ridicolizzata, disprezzata: ha dovuto sdraiarsi ai piedi dell'uomo per avere successo nella vita! No alle promozioni sul divano! Scandalo!"
Ma il migliore dei miei destini voluto dall'Altissimo fortunatamente non segue le imprecazioni frontali della colpa degli entomologi. Le nostre storie, le nostre vite, non sono duali, sono sfumature.
E Gesù, attraverso la sua stirpe, è lì a ricordarcelo.
La mia Bibbia, Ruth, l'audace spigolatrice
Un programma in collaborazione con l'Alliance Biblique Française preparato da Éric Denimal e prodotto da Jean-Rodolphe Petit-Grimmer
Cristoforo Zimmerlin
Per vedere o recensire My Bible – Ruth, l'audace spigolatrice per 30 giorni: https://www.france.tv/france-2/presence-protestante/ oppure segui Presenza Protestante su Facebook @ https://www.facebook.com/presenceprotestantetv