
Domenica 5 giugno, mentre i fedeli si sono riuniti per celebrare la Pentecoste nella chiesa di San Francesco a Owo, nello stato di Ondo, in Nigeria, uomini armati hanno compiuto un massacro nel luogo di culto, uccidendo meno di 50 persone.
Secondo diverse fonti, il bilancio dei morti e dei feriti è però “ancora difficile da stabilire”. Un attacco sanguinante con fermezza condannato dai leader cristiani e musulmani in Nigeria.
Secondo Zula, Country Director di Open Doors per la Nigeria, questa zona, però, è “nota per essere pacifica e sicura per la chiesa”. Incrimina la violenza che è rimasta "impunita" per troppo tempo.
Sempre in Nigeria, un uomo è stato bruciato a morte da una folla di musulmani arrabbiati ad Abuja sabato, la capitale, dopo una discussione con un religioso che ha mobilitato i suoi seguaci contro la vittima, ha detto la polizia.
La polizia non ha specificato se questo conflitto fosse legato o meno a un caso di blasfemia, argomento molto delicato e fonte di tensione nel Paese diviso quasi equamente tra un sud a maggioranza cristiana e un nord a maggioranza musulmana.
Dirigiti in Pakistan per le ultime notizie del giorno. Lasciamo dunque la Nigeria, ma rimaniamo nel tema della persecuzione dei cristiani e dei casi di blasfemia.
Stephen Masih, cristiano pakistano disabile, era stato accusato di blasfemia a seguito di una discussione con un vicino. È stato arrestato nel 2019 dopo essere stato aggredito a casa sua da una folla. L'Agenzia Fides ha annunciato di essere stato finalmente rilasciato su cauzione.
Camille Westphal Perrier