
“Sto seguendo da vicino, con preoccupazione e dolore, la situazione creatasi in Nicaragua. Vorrei esprimere la mia convinzione e la mia speranza che, attraverso un dialogo aperto e sincero, si possano ancora trovare le basi di una rispettosa e pacifica convivenza. »
Domenica 21 agosto, dopo la preghiera dell'Angelus, papa Francesco ha parlato delle crescenti tensioni tra lo Stato e la Chiesa cattolica in Nicaragua, a due giorni dall'arresto del vescovo Rolando Alvarez, critico del regime.
“Sto seguendo attentamente, con preoccupazione e dolore, la situazione creatasi in Nicaragua”, ha dichiarato il papa prima di aggiungere, “desidero esprimere la mia convinzione e la mia speranza che, attraverso un dialogo aperto e sincero, si possa ancora trovare il basi di una rispettosa e pacifica convivenza”.
Josep Borrell, portavoce del capo della diplomazia europea, domenica ha sottolineato che l'Unione europea "sta seguendo la situazione da vicino e con preoccupazione", aggiungendo che "i nicaraguensi devono trovare una soluzione pacifica e democratica alla loro crisi politica, attraverso il dialogo" .
4 agosto Monsignor Rolando Alvarez di Matagalpa, che aveva coordinato una rete di cinque radio cattoliche chiuse alcuni anni prima, oltre a sei sacerdoti e sei laici cattolici, è stato impedito dalla polizia di celebrare la messa. È stato quindi posto agli arresti domiciliari e sorvegliato dalla polizia.
Oremos per la Chiesa del Nicaragua 🇳🇮
mons. Rolando Álvarez de rodillas en la puerta de la Curia, rodeado por policías e antimotines que lo asedian y mantenutoen sitiado desde ayer. 🫀 pic.twitter.com/FE4fSGw6Nt— Fray Foto (@fray_foto) 4 Agosto 2022
Leopoldo Brenes, cardinale e arcivescovo di Managua, ha potuto incontrare Rolando Alvarez nella residenza di famiglia dove è assegnato. Afferma che "le sue condizioni fisiche sono peggiorate", ma che il suo "spirito e morale sono forti".
Altre otto persone, tra cui cinque sacerdoti e laici, sono detenute nella prigione di El Chipote, secondo il Centro nicaraguense per i diritti umani (Cenidh).
Le relazioni tra la Chiesa cattolica e il governo sono tese dal 2018, quando i manifestanti che chiedevano le dimissioni del presidente nicaraguense si sono rifugiati nelle chiese. La repressione delle manifestazioni ha provocato più di 350 morti.
Secondo Agence France Presse, attaccando la Chiesa cattolica, dopo aver messo a tacere tutti i suoi oppositori, Daniel Ortega continua la sua ricerca del potere assoluto.
MC (con AFP)