Papa Francesco sbatte l'uso della minaccia nucleare in Ucraina durante la manifestazione per la pace

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"Il momento che stiamo vivendo è particolarmente drammatico": papa Francesco si è pronunciato martedì contro la minaccia nucleare che grava sull'Ucraina, rammaricandosi di vedere la pace "calpestata" in Europa durante una manifestazione per la pace al Colosseo a Roma.

“Oggi sta accadendo quello che temevamo e non avremmo mai voluto sentire: l'uso delle armi atomiche, che hanno continuato a essere prodotte e collaudate colpevolmente dopo Hiroshima e Nagasaki, sono ora apertamente brandite come una minaccia”, ha lamentato il papa durante un inter -cerimonia religiosa per la pace organizzata dalla comunità italiana di Sant'Egidio.

“Quest'anno la nostra preghiera è diventata un grido, perché oggi la pace è gravemente violata, ferita, calpestata: e questo in Europa, cioè nel continente che nel secolo scorso ha vissuto le tragedie delle due guerre mondiali”, ha dispiaciuto.

“Purtroppo, da allora, le guerre non hanno smesso di insanguinare e impoverire la Terra, ma il momento che stiamo vivendo è particolarmente drammatico”, ha proseguito l'85enne sovrano pontefice, che ha continuato a moltiplicare gli appelli alla pace dall'invasione del Ucraina il 24 febbraio.

Arrivato in sedia a rotelle nell'anfiteatro romano, il papa è stato applaudito calorosamente da circa 3.000 persone riunite per questa cerimonia, che ha chiuso una tre giorni di raduno per iniziativa di Sant'Egidio.

Organizzato ogni anno dal 1986, questo vertice, che riunisce leader politici e religiosi di tutto il mondo, si è concluso con la firma di un comune appello per la pace da parte dei rappresentanti delle varie religioni.

Tra i partecipanti c'era in particolare il metropolita Antoine di Volokolamsk, “ministro degli Affari esteri” del patriarca ortodosso russo Kirill, molto allineato con le posizioni del Cremlino.

L'edizione di quest'anno, soprannominata "Il grido di pace", si è aperta domenica alla presenza del presidente francese Emmanuel Macron, il quale ha affermato che la pace potrà arrivare solo quando gli ucraini "la decideranno" e secondo i "termini" di Kiev.

Fondata nel 1968, la comunità di Sant'Egidio, presente in più di 70 paesi, è diventata negli anni uno dei canali della "diplomazia ombra" della Santa Sede ed è particolarmente attiva nell'assistenza ai poveri e ai migranti.

La Redazione (con AFP)

Credito immagine: Shutterstock / GIACOMO MORINI

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