
Il governo nicaraguense del presidente Daniel Ortega ha chiuso mercoledì la Compagnia di Gesù, accusandola di irregolarità amministrative, e ne ha trasferito i beni allo Stato, secondo una risoluzione del Ministero degli Interni.
Nell’ambito di una nuova azione contro la Chiesa cattolica, la risoluzione indica che essa ha privato l’ordine religioso della personalità giuridica, in particolare perché non aveva presentato i suoi rendiconti finanziari tra il 2020 e il 2022.
La risoluzione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, afferma che, non rispettando la legge, i vertici della Compagnia di Gesù “ostacolano il controllo e la vigilanza” delle autorità.
La Compagnia di Gesù gestiva almeno due scuole a Managua e diverse altre nel resto del paese.
Il governo Ortega ha rapporti difficili con la Chiesa cattolica e diversi religiosi hanno ricevuto l'ordine di lasciare il Paese o sono stati accusati.
La settimana scorsa, l'Università Centroamericana (UCA) di Managua, gestita dai gesuiti, ha annunciato la sospensione delle sue attività dopo che un tribunale ha ordinato la confisca delle sue proprietà accusandola di essere un "centro di terrorismo".
Le autorità nicaraguensi avevano già ordinato il congelamento dei suoi conti bancari qualche giorno prima. Ora è un'istituzione statale con il nome di Università Casimiro Sotelo Montenegro.
Fondata nel 1960 da sacerdoti della Compagnia di Gesù, l'UCA ha accolto circa 5.000 studenti.
Gli Stati Uniti hanno denunciato la confisca dei beni e dei fondi dell'università, vedendo in ciò un nuovo esempio del "soffocamento dello spazio civico" nel piccolo paese centroamericano.
Il governo di Daniel Ortega accusa la Chiesa cattolica di aver appoggiato i manifestanti che nel 2018 chiedevano le sue dimissioni così come quelle della moglie e vicepresidente Rosario Murillo. La loro repressione ha causato più di 300 morti, secondo le Nazioni Unite.
La Redazione (con AFP)