
Intervenendo alla Giornata internazionale per l'eradicazione totale delle armi nucleari, il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto la fine del "ricatto nucleare" e un nuovo impegno per la pace.
Riuniti presso la sede delle Nazioni Unite a New York, i leader mondiali e alti funzionari del governo hanno commemorato, lunedì 26 settembre, il Giornata internazionale per l'eliminazione totale delle armi nucleari.
Il capo delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha ricordato in particolare in questa occasione che "le armi nucleari sono il potere più distruttivo mai creato" e ha chiesto la loro totale eliminazione, ritenendo che questo sarebbe "il dono più grande che possiamo fare alle generazioni future".
Questa dichiarazione del signor Guterres arriva come il mese scorso, dopo quattro settimane di negoziati intorno al Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, i vari paesi presenti non sono riusciti a trovare un consenso comune. La Russia si oppone a un testo sul controllo degli impianti nucleari ucraini.
Nonostante questo fallimento, ha esortato i paesi a "usare tutte le vie del dialogo, della diplomazia e del negoziato per allentare le tensioni, ridurre i rischi ed eliminare la minaccia nucleare".
Li ha anche invitati a lavorare per un futuro pacifico, credendo che per farlo le armi nucleari debbano essere totalmente eliminate. “Senza l'eliminazione delle armi nucleari, non ci può essere pace. Non può esserci fiducia. E non può esserci futuro sostenibile”, ha sottolineato.
"L'era del ricatto nucleare"
Nel contesto della minaccia nucleare che il presidente russo Vladimir Putin pone al mondo, il capo delle Nazioni Unite ha aggiunto, senza citare la Russia, che “l'era del ricatto nucleare deve finire. L'idea che qualsiasi paese possa combattere e vincere una guerra nucleare è irragionevole. Qualsiasi uso di un'arma nucleare inciterebbe un Armageddon umanitario. Dobbiamo fare un passo indietro".
Il Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Csaba Krosi, ha anche parlato, affermando che la guerra in Ucraina ha sollevato rischi di un disastro nucleare globale da non sottovalutare. Ha aggiunto che l'obiettivo di un mondo libero dal nucleare era la massima priorità del disarmo delle Nazioni Unite.
Lunedì papa Francesco si è espresso sull'argomento anche su Twitter, definendo un “delitto” l'uso “dell'energia atomica a fini bellici”.
Ribadisco qui che l'uso dell'energia atomica per scopi bellici è, oggi più che mai, un crimine non solo contro l'uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. #Pace #Disarmo nucleare #CreationTime
- Papa Francesco (@Pontifex_fr) 26 settembre 2022
Melanie Boukorras