
In Kenya, i corpi di 39 vittime sono stati trovati in fosse comuni nella fattoria dell'uomo che ha chiesto loro di morire di fame per trovare Gesù.
Il 13 aprile, in Kenya, quattro uomini sono morti dopo aver digiunato in attesa di "morire e vedere il loro creatore". Un dramma che si era svolto sotto l'influenza di un certo Paul Makenzie Nthenge, controverso telepredicatore arrestato il giorno dopo. Una perquisizione della polizia ha portato alla riesumazione dei corpi di altre 39 vittime.
Il 14 aprile, a seguito di una denuncia, la polizia aveva trovato nel suo podere quindici persone, con volti emaciati secondo il New York Post. Le vittime hanno spiegato di essere morte di fame secondo le istruzioni di Paul Makenzie Nthenge per incontrare Gesù. Quattro di loro sono morti nonostante l'intervento di soccorso della polizia.
Un rapporto della polizia riportava poi una fossa comune dove sarebbero state seppellite altre vittime. Ma abitanti, chi sarebbe "sostenitori dell'indagato", erano ostili alla perquisizione dei locali. Infine, i corpi di altre 39 vittime sono stati riesumati da fosse poco profonde dopo gli scavi iniziati venerdì scorso.
La polizia #keniano riesumati questo fine settimana nella foresta di Shakahola i corpi di 47 persone ritenute seguaci di una setta cristiana che credeva che sarebbero andate in paradiso se fossero morte di fame.
— Barone Nkoy (@baronnkoy) 24 aprile 2023
L'agente Charles Kamau ha detto che la ricerca continua. pic.twitter.com/vj695ltz4v
Secondo la polizia, ci sono dozzine di fosse poco profonde nella fattoria di Paul Makenzie Nthenge. Dovrà comparire in tribunale oggi per a prima udienza.
MC