Fine vita: Emmanuel Macron avvia una consultazione per possibili cambiamenti entro la fine del 2023

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Emmanuel Macron ha annunciato martedì il lancio di un'ampia consultazione cittadina sul fine vita, in vista di un possibile nuovo "quadro giuridico" entro la fine del 2023, dopo la pubblicazione di un parere sulla questione del Comitato consultivo di etica nazionale .

Un convegno cittadino, organizzato dal Consiglio economico, sociale e ambientale (Cese), sarà "costituito ad ottobre" e consegnerà le sue conclusioni a "marzo 2023", ha affermato l'Eliseo in un comunicato stampa.

I dibattiti saranno organizzati anche dagli spazi etici regionali nei territori "al fine di raggiungere tutti i cittadini e consentire loro di essere informati e di misurare le problematiche legate al fine vita", ha aggiunto la presidenza.

Verranno inoltre effettuate consultazioni con le équipe di cure palliative che si confrontano regolarmente con il fine vita, ha precisato.

Allo stesso tempo, il governo si impegnerà in “un lavoro concertato e trasversale” con deputati e senatori, ha sottolineato anche la presidenza.

"Tutto questo lavoro consentirà di considerare, se necessario, i chiarimenti e le modifiche al nostro quadro giuridico entro la fine del 2023", ha aggiunto l'Eliseo.

Il capo dello Stato non esclude né un esito parlamentare né un referendum, che sarebbe il primo dal suo arrivo all'Eliseo nel 2017.

Il Comitato etico ha stabilito martedì che "l'assistenza attiva alla morte" potrebbe essere applicata in Francia, ma "a determinate condizioni rigorose". Chiede inoltre di accelerare gli sforzi a favore delle cure palliative.

Il dibattito deve "dare a ciascuno dei nostri concittadini l'opportunità di affrontare questo tema, di essere informato, di appropriarsi della riflessione comune e di cercare di arricchirla", nota l'Eliseo.

"Ci vorrà il tempo necessario e dovranno essere fornite tutte le garanzie per assicurare le condizioni per un dibattito ordinato, sereno e informato", ha insistito la presidenza.

Immediatamente, i partiti di opposizione in parlamento hanno visto l'iniziativa con scetticismo.

“Per quanto mi riguarda sono contrario, penso che abbiamo una legge ben fatta, la legge Claeys-Léonetti e non dobbiamo andare oltre”, stima Marine Le Pen su France2.

"Convenzione cittadina completamente pipeau", ha denunciato al microfono di Radio Sud il leader del gruppo LR al Senato Bruno Retailleau, supplicando invece di mettere "basta soldi, mezzi sul tavolo" per le cure palliative, che secondo lui mancano ai "due terzi" delle persone che ne hanno bisogno.

"È giunto il momento di prendere nuove decisioni per aprire questa possibilità di morire con dignità in modo molto controllato", ha giudicato su LCI la deputata LFI Clémentine Autain, "molto scettico" invece sul "metodo" dei cittadini ' convegno dopo il “fiasco” di quello sull'ecologia.

Pur sottolineando che in questo campo "non si parte dal nulla" grazie in particolare alla legge Claeys-Léonetti, l'ex Presidente della Repubblica François Hollande ha stimato su BFMTV e RMC che "potrebbe esserci un passo in più, ma "questo presuppone molto condizioni precise ed è quello che si deve preparare oggi”.

La Redazione (con AFP)


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