Eutanasia: il pastore Thierry Le Gall si chiede quale posto avrà in questo dibattito "la voce dei cristiani".

Mentre il Presidente della Repubblica ha annunciato il lancio di un'ampia consultazione cittadina sul fine vita in vista di un nuovo quadro giuridico, il pastore Thierry Le Gall, discute questo tema complesso in un editoriale per il quotidiano La Croix. Chiede di facilitare l'accesso alle cure palliative ed è preoccupato per i possibili abusi che la legalizzazione dell'eutanasia comporterebbe.
“In una società in via di secolarizzazione, quale posto ha la voce dei cristiani nel dibattito fondamentale sull'eutanasia? chiede il pastore Thierry Le Gall in a Tribune pubblicato giovedì 29 settembre su La Croix.
Il cappellano evangelico protestante presso i parlamentari, carica allegata al Consiglio nazionale degli evangelici di Francia (CNEF), inizia il suo intervento ricordando che sono "la santità della vita e la centralità della dignità umana che permeano l'etica cristiana" che guidano i cristiani di posizionarsi su questo argomento.
Precisa poi che per gli evangelici “qualsiasi inclusione nella legge dell'eutanasia o del suicidio assistito porterebbe a una messa in discussione del principio di solidarietà e del rapporto con la società, rendendo ancora più fragile la situazione dei più vulnerabili”.
Thierry Le Gall ritiene quindi che sarebbe preferibile “inizialmente” e prima di “cambiare la legge”, “facilitare l'accesso alle cure palliative”.
Inoltre, in caso di legalizzazione della morte assistita, è preoccupato per il rischio di abusi che ritiene “reali”.
Teme in particolare che “l'eutanasia sostituirà nel breve termine le cure palliative” per ragioni economiche, considerando che alcuni pazienti potrebbero fare questa scelta per non essere “un peso per la società” o per i propri cari. Evoca anche una forma di "logica economica morbosa" che potrebbe attraversare "la mente di alcuni gruppi finanziari sanitari che trarrebbero vantaggio dal vedere i loro pazienti affetti da malattie lunghe e costose scegliere di andarsene".
Il parroco solleva anche una questione morale riguardo alle “persone con disabilità intellettiva che hanno meno discernimento e potere decisionale”. Chi deciderà per loro?
“Il futuro di ciò che costituisce la ricchezza e la bellezza della nostra società umana è nelle nostre mani”, conclude Thierry Le Gall che scrive di sognare una “società più unita e più amorevole, dall'inizio della vita fino ai momenti finali”.
Consultazione dei cittadini sul fine vita
La fine della vita porta regolarmente dibattiti in Francia, in particolare in relazione ad altri paesi europei, come Belgio, Paesi Bassi e anche Spagna, dove la legislazione è cambiata negli ultimi anni per autorizzare l'eutanasia in modo molto inquadrato.
Mentre per la prima volta il Comitato Etico Consultivo Nazionale si è detto favorevole alla legalizzazione dell'eutanasia in Francia, il presidente Emmanuel Macron ha rilanciato l'argomento all'inizio dell'anno scolastico annunciando la avvio di un'ampia consultazione pubblica sul fine vita, in vista di un eventuale nuovo “quadro normativo” entro la fine del 2023. Partirà dal 9 dicembre.
Camille Westphal Perrier