
Questo venerdì, 24 giugno, la Corte Suprema degli Stati Uniti è tornata sulla storica sentenza Roe vs Wade, che riconosce il diritto all'aborto negli Stati Uniti da quasi mezzo secolo.
In uno storico dietrofront, venerdì la Corte Suprema degli Stati Uniti ha seppellito una sentenza che, per quasi mezzo secolo, ha garantito il diritto delle donne americane all'aborto ma non era mai stata accolta dalla destra religiosa.
Questa decisione non rende illegale l'interruzione della gravidanza, ma riporta gli Stati Uniti alla situazione in vigore prima dell'emblematica decisione "Roe v. Wade” del 1973, quando ogni stato era libero di autorizzarli o meno.
Ai primi di maggio, il sito di cronaca Politico, sulla base di una fuga di documenti inediti, ha indicato di averlo ottenuto la bozza di decisione a maggioranza scritta dal giudice conservatore Samuel Alito, del 10 febbraio, al riguardo.
Il documento di 98 pagine, autenticato dalla Corte, indica in particolare che la sentenza Roe c. Wade, che nel 1973 riteneva che la Costituzione degli Stati Uniti proteggesse il diritto delle donne all'aborto, era "totalmente infondata fin dall'inizio".
Camille Westphal Perrier (con AFP)
Per saperne di più su questo argomento: Mettere in discussione l'aborto negli Stati Uniti: le reazioni dei cristiani