
A un anno dall'entrata in vigore della legge, in Spagna, uno dei pochi paesi al mondo che permette a un malato incurabile di morire per porre fine alla propria sofferenza, sono già state eseguite circa 180 eutanasie.
"Ad oggi sono state eseguite circa 180 eutanasie dall'entrata in vigore di questa legge (25 giugno 2021), 180 persone che abbiamo aiutato a morire con dignità", ha detto venerdì il ministro della Salute spagnolo Carolina Darias, durante una conferenza in occasione di questo anniversario.
La Spagna è il quarto Paese europeo ad aver depenalizzato l'eutanasia, dopo Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo.
Il Ministro ha accolto con favore questo "nuovo servizio sanitario nel sistema sanitario (...) che consente l'accesso con più garanzie a una delle cose più preziose della condizione umana: la dignità, la libertà e l'indipendenza della volontà" e che fa della Spagna "un paese più società decente".
Carolina Darias ha anche specificato che queste 180 eutanasie avevano dato luogo a 68 trapianti grazie a 22 donatori. Il Paese è il campione del mondo nella donazione di organi, titolo detenuto da oltre 30 anni.
Il governo di sinistra aveva dato priorità a questa legge adottata nel marzo 2021 dal Parlamento, che consente sia l'eutanasia (quando il caregiver provoca la morte del paziente) sia il suicidio medicalmente assistito (quando il paziente assume la dose di prodotto prescritta per uccidere se stessi).
Prevede che chiunque abbia “una malattia grave e incurabile” o “un dolore cronico che lo pone in una situazione di incapacità” possa chiedere aiuto alla professione medica per morire ed evitare così “sofferenze intollerabili”.
Tuttavia, condizioni rigorose regolano il processo: la persona, spagnola o residente nel paese, deve quindi avere tutte le sue capacità ed essere "consapevole" quando fa la richiesta, che deve essere formulata per iscritto "senza pressioni esterne" e rinnovata di quindici giorni dopo.
Il medico può respingere questa richiesta se ritiene che questi criteri non siano soddisfatti o se fa valere la sua obiezione di coscienza. Inoltre, deve essere approvato da un altro medico e dato il via libera da un comitato di valutazione.
Questa legge aveva diviso l'opinione pubblica in Spagna e suscitato l'opposizione dei partiti di destra e della Chiesa cattolica.
La Redazione (con AFP)