
"Dio, scienza, prove", un libro scritto insieme a Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies, che cerca di evidenziare l'esistenza di Dio basata sulla scienza, ha riscosso un certo successo sin dalla sua pubblicazione lo scorso anno. Se la tesi che sostiene è denigrata da alcuni e sostenuta da altri, il lavoro non sembra lasciare indifferente nessuno. Un'edizione da collezione è prevista per il 13 ottobre.
"Qui si rivelano le prove moderne dell'esistenza di Dio" proclama l'ultima di copertina popolare libro di scienze pubblicato da Guy Trédaniel nell'ottobre 2021. Se in apparenza la questione dell'esistenza di un Dio creatore oppone scienza e fede, i due autori intendono, grazie al frutto del loro lavoro, dimostrare il contrario.
Un libro che ha riscosso grande successo poiché ha già venduto 200 copie, con un pubblico “che tocca tutte le correnti di pensiero”.
Un'edizione da collezione del bestseller uscirà nelle librerie 13 ottobre. Il lettore potrà scoprire un portfolio contenente le testimonianze di personalità scientifiche coinvolte nel dibattito tra scienza e religione oltre a rappresentanti del protestantesimo, cattolicesimo, ebraismo, islam e massoneria.
In questa edizione speciale sarà offerto anche un volantino che rappresenta un'illustrazione della Grande Rivolta "all'origine della crescita e poi del declino delle idee scientifiche", che è esposto nel libro.
Il lavoro di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies è diviso in due parti, la prima si concentra sulle prove relative alla scienza. "Gli ultimi cento anni ci hanno aiutato molto", precisa il Sig. Bonnassies, il quale ricorda che se ci sono sempre state ragioni per credere in Dio, che si tratti della bellezza dell'universo, della sua grandezza, del suo ordine o anche della sua armonia, "la scienza per diversi secoli da Copernico a Freud sembrava dimostrare il contrario".
“Finalmente quando siamo arrivati nel ventesimo secolo, tutta una serie di scoperte (la relatività, la termodinamica, il Big Bang, la cosmologia, la meccanica quantistica, la biologia, la messa a punto dell'Universo…) sollevano la questione di Dio in modo forte” lui continua. “Perché tutte queste scoperte si concludono con una cosa: che l'universo ha un inizio, e se c'è un inizio vuol dire che c'è anche una causa. La tesi più logica è dunque che dietro a tutto agisca una mente intelligente”.
Oltre a queste prove scientifiche, "Dio, scienza, prove" esplora "prove non scientifiche" come l'esistenza di Gesù, profezie, miracoli, la permanenza del popolo ebraico... Tante prove che secondo gli autori, abbattere il quadro materialista, che quindi non è più compatibile con la realtà.
Una tesi sostenuta anche da Robert Wilson, Premio Nobel per la Fisica nel 1978 che firma la prefazione al libro. Lo scienziato, che egli stesso non è credente, afferma che «sebbene la tesi secondo cui uno spirito superiore sarebbe all'origine della creazione dell'universo non gli sembri sufficiente, ne accetta la coerenza».
L'ambizione di questo libro di oltre 500 pagine, non è quella di parlare di fede, come ricorda Olivier Bonnassies, il quale precisa che si tratta soprattutto di definire “la tesi scientifica che aderisce meglio alla realtà”. Può tuttavia essere un ottimo strumento di evangelizzazione, oltre che un invito alla riflessione e al dibattito. Ha anche già sollecitato la pubblicazione di pubblicazioni in risposta.
Il libro, che è stato nella lista dei bestseller sin dalla sua pubblicazione, sembra comunque aver conquistato il grande pubblico.
Camille Westphal Perrier