
Chiese emblematiche dell'Oriente cristiano sono state devastate dal terremoto in Turchia e in Siria.
Il terremoto, avvenuto il 6 febbraio in Siria e Turchia, che ha ucciso più di 40 persone, ha distrutto 000 edifici e danneggiato altre 5000. Tra queste distruzioni vi sono chiese emblematiche dell'Oriente cristiano.
La cattedrale dell'Annunciazione ad Alessandretta (Iskenderun in turco), chiesa principale del vicariato apostolico dell'Anatolia, nel sud della Turchia, è stata devastata.
Il terremoto ha devastato anche la chiesa cattolica di Alexandretta #Iskenderun nella Turchia meridionale. pic.twitter.com/mgIG4YALgc
—Bahar Kimyongur (@BaharKimyogur) 7 Febbraio 2023
Ad Antiochia è lo stesso per la Chiesa greco-ortodossa e la Chiesa protestante.
La Chiesa ortodossa di San Pietro e San Paolo di Antiochia era il nostro piccolo giardino segreto nel cuore della città e il nostro orgoglio internazionale. È solo un mucchio di macerie.
—Bahar Kimyongur (@BaharKimyogur) 10 Febbraio 2023
Il disastro supera le nostre peggiori paure. Dobbiamo affrontare i fatti: Antakya non esiste più! pic.twitter.com/wYucqoRwzT
La chiesa protestante di Antiochia costruita dai francesi durante il mandato sulla Siria è stata distrutta dal terremoto. Ricostruiremo tutto! pic.twitter.com/KCRvP4x9oC
—Bahar Kimyongur (@BaharKimyogur) 13 Febbraio 2023
Ad Aleppo, nel nord-est della Siria, la chiesa siro-ortodossa di San Giorgio è parzialmente crollata.
?#Syrie - Le #sisma en #Turchia ha danneggiato la chiesa siro-ortodossa di San Giorgio a#Aleppo.
- SOS Chrétiens d'Orient (@SOSCdOrient) 6 Febbraio 2023
🙏 Preghiamo per il riposo delle anime delle migliaia di vittime del #tremore deterre e per le loro famiglie. pic.twitter.com/ZI4NUDdKQ9
Unesco ha intrapreso con i suoi partner e le autorità nazionali un primo inventario dei danni al patrimonio. L'organizzazione desidera stabilire un inventario preciso dei danni, con l'obiettivo di salvaguardare questi siti in collaborazione con le autorità nazionali, pur essendo consapevole che in questa fase la loro priorità rimane il soccorso e l'emergenza.
MC