
Venerdì 3 marzo esperti e ricercatori di tutto il mondo che lavorano da tempo sulla questione della maternità surrogata e dei suoi effetti sulla società si incontreranno a Casablanca e renderanno pubblico il frutto delle loro ricerche: una proposta di Convenzione internazionale per l'abolizione universale della maternità surrogata.
Sono ricercatori e professionisti, avvocati, medici, psicologi, rappresentano più di 70 nazionalità e condividono la stessa osservazione: la dimensione internazionale della maternità surrogata richiede, per essere efficace e proteggere le donne, una risposta internazionale forte e unitaria.
Per questo hanno lavorato insieme per sviluppare una convenzione internazionale: la Dichiarazione di Casablanca che sarà reso pubblico il 3 marzo al termine di una giornata di seminari internazionali.
Questa dichiarazione è un passo importante nella lotta contro il mercato della procreazione. È infatti la prima volta che esperti internazionali riconosciuti, provenienti da background molto diversi, hanno fortemente allertato gli Stati sui molteplici pericoli di un mercato della procreazione in piena espansione.
L'istituto Global Market Insights stima che il mercato della maternità surrogata rappresenti a livello globale un mercato da 14 miliardi di dollari con significative prospettive di crescita. La pressione delle agenzie e dei vari attori di questo mercato è forte sugli Stati per spingerli a legalizzare o addirittura regolamentare la pratica con l'obiettivo di rendere “etica” la maternità surrogata, un desiderio che appare piuttosto come un'illusione, secondo il giornalista Céline Revel Dumas in una tribuna di Le Figaro.
Questi esperti chiedono l'abolizione e non la supervisione della maternità surrogata e un chiaro impegno da parte degli Stati contro questa pratica. Un importante incontro internazionale per questi ricercatori che sperano di porre la prima pietra di un approccio internazionale all'abolizione della maternità surrogata.
Herveline Urcun