Bayrou esprime le sue riserve su un disegno di legge sul fine vita

Bayrou esprime le sue riserve su un disegno di legge sul fine vita

Il capo del Modem François Bayrou ha espresso mercoledì le sue riserve sul disegno di legge sul fine vita che Emmanuel Macron vuole entro la fine dell'estate, in dichiarazioni a Le Figaro.

"Abbiamo una legge per accompagnare questa transizione verso la morte, ma non stiamo facendo un servizio pubblico per uccidere", ha spiegato l'Alto Commissario per la Pianificazione, ritenendo sufficiente in materia l'attuale legge Claeys-Leonetti.

All'inizio di aprile, la Convenzione sul fine vita, composta da 184 cittadini che hanno dibattuto per tre mesi, ha risposto "sì" a tre quarti di "assistenza attiva al morire", concretamente assistita al suicidio o all'eutanasia, abbinando però la sua le posizioni hanno restrizioni importanti.

Emmanuel Macron ha annunciato sulla scia di aspettarsi che il governo rediga una legge sul fine vita "entro la fine dell'estate".

Per François Bayrou, "l'assemblea dei cittadini, luogo di chiarimento degli argomenti, non è investita dagli elettori del potere di scelta. Trasformarla in una camera elettorale, che mi pone delle domande".

Questo cattolico ed erede della corrente democristiana spiega che "abbiamo una legge che si occupa umanamente delle situazioni più critiche. Non si applica, applichiamola", argomenta.

"L'urgenza", insiste questo peso massimo della maggioranza, "è ingranare prima il territorio delle unità di cure palliative".

Tuttavia, dice di aver votato per il testo di Jean Leonetti nel 2005, "in piena coscienza, e da allora non me ne sono mai pentito".

La legislazione attuale, stabilita dalla legge Claeys-Leonetti del 2016, consente agli operatori sanitari di sedare irreversibilmente i pazienti prossimi alla morte, la cui sofferenza è intollerabile.

Ma non arriva al punto di autorizzare il suicidio assistito (il paziente stesso somministra il prodotto letale) o l'eutanasia (se lo inietta un caregiver).

La Redazione (con AFP)

Credito immagine: Creative Commons / Flickr

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