In Pakistan, un pastore ferito dopo il suo rifiuto di abiurare

In Pakistan, un pastore ferito dopo il suo rifiuto di abiurare

Domenica sera, mentre tornava dalle visite pastorali, il pastore Eleazar Sidhu è stato colpito e ferito da musulmani radicali. Gli stessi che una settimana prima avevano ricoperto la sua chiesa di slogan islamici.

Tutto è iniziato con la scoperta di etichette sui muri della chiesa di Kukranwala come racconta alla stampa:

“Stavo pregando la mattina presto in chiesa quando una donna mi ha informato che qualcuno aveva ricoperto i muri della chiesa con slogan islamici. Abbiamo subito chiamato la polizia, che ha fatto imbiancare i muri. Ho sporto denuncia anche contro gli ignoti vandali”

Tre giorni dopo, il pastore è stato arrestato da uomini barbuti che minacciavano di “allontanarlo dal mondo così come venivano rimossi gli slogan”. Minacce dirette purtroppo attuate alla fine della scorsa settimana. Il pastore ha infatti riconosciuto, tra i suoi aggressori, uno degli uomini che lo avevano minacciato.

Tutto è avvenuto molto velocemente: fermato per strada da uomini in moto, vogliono costringerlo a recitare la chahada, professione di fede musulmana. Cosa che il pastore rifiutò. E mentre l'uomo di chiesa invece cominciava a recitare il Credo degli Apostoli, i suoi aggressori gli hanno sparato.

Il pastore ormai è fuori pericolo ma la comunità ha paura. Questo attacco si inserisce in un contesto già molto teso tra la comunità cristiana e quella musulmana. Gli abusi contro i cristiani sono in aumento da diverse settimane, soprattutto da metà agosto e dall'attacco ai quartieri cristiani di Jaranwala.

Il Pakistan è attualmente al settimo posto nella lista dei paesi più difficili per i cristiani. Lo riferisce l'associazione Porte Aperte.

H.Urcun

Credito immagine: Shutterstock / Asianet-Pakistan

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