Argentina: massa di sostegno al Papa di fronte agli “oltraggi” del candidato Milei

Padre Lorenzo "Totò" De Vedia

Diversi parroci dei quartieri popolari e delle baraccopoli di Buenos Aires hanno concelebrato martedì una messa a sostegno di Papa Francesco, per "riparare gli oltraggi" che lo hanno colpito in campagna elettorale, da parte del candidato ultraliberale Javier Milei.

Circa un migliaio di persone hanno assistito alla messa tenutasi nella "villa miseria (baraccopoli) 21-24", nel sud della capitale, convocata da un collettivo di sacerdoti dei quartieri popolari della Grande Buenos Aires, per respingere "ogni tipo di insulto e bugie' che hanno preso di mira il sovrano pontefice.

Javier Milei, economista 52enne che si presenta come un candidato "anti-sistema", con accenti a volte libertari e a volte di estrema destra, ha creato un elettroshock politico arrivando primo alle primarie di metà agosto per le presidenziali del Il 22 ottobre in Argentina, con il 29,86% dei voti.

I suoi scatti d'ira, contro la "casta politica", la Banca Centrale, lo Stato, non hanno risparmiato il Papa, che negli ultimi mesi ha più volte adornato con nomi di uccelli.

"Gesuita che promuove il comunismo", "personaggio nefasto", "imbecille", "rappresentante del Maligno seduto sul trono della casa di Dio" sono un esempio delle qualificazioni usate da Milei. Con però un rovescio della medaglia molto marcato visto che ha vinto le primarie, emergendo quindi come candidato alla presidenza.

"Rispetto il papa come capo della Chiesa cattolica e come capo di Stato", e "leader spirituale della grande maggioranza degli argentini", ha temperato recentemente.

Durante la messa, che aveva l'appoggio dell'arcivescovo di Buenos Aires - carica ricoperta dal futuro papa Jorge Bergoglio - il sacerdote José di Paola nella sua omelia ha definito "indegno di un candidato di dire 'Al diavolo la giustizia sociale', quando il Vangelo, dottrina sociale della Chiesa, predica l'amore del prossimo».

Milei ha più volte definito il concetto di giustizia sociale una “aberrazione” politica.

Alla messa hanno partecipato diversi sindacalisti, alcuni ministri del governo di centrosinistra e il premio Nobel per la pace Adolfo Perez Esquivel.

"Divinizzare il mercato porta alla disumanizzazione, dimenticando i più deboli", ha affermato il Collettivo dei sacerdoti dei quartieri popolari della Grande Buenos Aires in un testo letto durante la celebrazione. "Se solo 'svegliamo i leoni'", continuano, riferendosi a uno slogan preferito di Milei, "è logico che mangino gli agnelli indifesi. Con la legge della giungla, vince solo il più forte".

La Redazione (con AFP)

immagine: Padre Lorenzo "Toto" De Vedia, parroco responsabile della parrocchia dei Miracoli di Caacupé - X (nuovo nome Twitter) - Splendido AM 990

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