
La Mesha Stele, una lastra moabita attualmente al Louvre, dimostra senza dubbio l'esistenza del re David, il terzo sovrano di Israele nella Bibbia? Un nuovo esame del monolite da parte di ricercatori francesi ha infatti confermato che menziona "la casa di David".
Realizzata intorno all'840 a.C., al tempo di Mesha, sovrano del piccolo regno di Moab, la stele fu scoperta a una quindicina di chilometri dal Mar Morto nel 1868 da un missionario tedesco prima di essere deliberatamente danneggiata dai beduini l'anno successivo. Fortunatamente, una stampa delle iscrizioni era stata realizzata in tempo utilizzando la cartapesta.
Questo prezioso documento è la più importante fonte di informazioni conosciuta in lingua moabita sulla storia di questo piccolo popolo, citato nella Bibbia, e molto poco conosciuto. È quindi di grande interesse per storici e linguisti. Tra loro, André Lemaire e Jean-Philippe Delorme, due francesi, che ha analizzato la stele utilizzando la tecnologia RTI (Reflectance Transformation Imaging), in associazione con la University of Southern California. I risultati sono stati pubblicati nel numero "Winter" di Biblical Archaeology Review.
Iscrizioni ora poco soggette ad interpretazione
L'RTI è "particolarmente prezioso perché il rendering digitale consente ai ricercatori di controllare l'illuminazione di un artefatto inscritto, in modo che le incisioni nascoste, deboli o usurate diventino visibili", spiegano i ricercatori nella recensione. Le immagini vengono prese da diverse angolazioni e poi combinate, rendendo possibile vedere l'immagine in modo olistico, tridimensionale. Fino ad allora, non era chiaro se la stele menzionasse il re Davide.
Le iscrizioni si rivelano su 37 righe un resoconto del re Mesha che va in battaglia contro Israele, che sembra essere la visione moabita della guerra raccontata nella Bibbia (2 Re capitolo 3). Alla riga 31 ci sono le parole "la casa di Davide abitò a Horonain". Sono menzionati anche “gli altari di Yahweh”, dal nome di Dio in ebraico.
Prima dell'uso di RTI, non tutte le lettere nel riferimento "Casa di Davide" erano leggibili, portando a polemiche sull'interpretazione del testo. Questa menzione consiste di cinque lettere, "btdwd", (bt = "casa di" e dwd = David), e solo la prima e la quarta lettera, bet e waw, erano visibili.
Tuttavia, mentre il testo biblico parla di una vittoria dei regni di Israele, Giuda ed Edom su quello di Moab, la stele accenna alla vittoria di Mesha.
Jean Sarpedonte