
Si è svolta lunedì 28 novembre presso la Stazione F di Parigi, alla presenza del ministro dell'Economia Bruno Le Maire, la seconda edizione della "cena dei protestanti". Una serata organizzata dal Cercle Charles-Gide che ha onorato “un giovane protestante animato da una spiritualità dell'azione” poiché gli organizzatori hanno invitato 200 giovani cristiani impegnati in vari campi.
Lunedì sera, il "più grande campus di start-up del mondo", Station F situato nel 13° arrondissement di Parigi, ha ospitato la "cena dei protestanti". Seconda edizione di un evento organizzato dal Cercle Charles-Gide in collaborazione con la Federazione protestante di Francia (FPF), il quotidiano Réforme e la Fédération de l'entraide protestante (FEP).
Tra le 450 persone presenti, erano stati invitati 200 giovani protestanti impegnati per il bene comune, la serata volta a promuovere "una gioventù protestante animata da una spiritualità dell'azione", come ha sottolineato il presidente del FPF, Christian Krieger, nella sua discorso aperto.
Giovani impegnati
Cinque di loro hanno preso parte a una tavola rotonda per testimoniare il legame tra la loro fede e il loro cammino, insieme alla Segretaria di Stato per la Gioventù e il Servizio Nazionale Universale, Sarah El Haïry. Hugo, Solange, Olivier, Isabelle e Rémy hanno condiviso le loro esperienze in vari ambienti. Isabelle ha menzionato in particolare il posto di Gesù nella sua vita, un modello, da cui trae ispirazione quotidianamente nel suo lavoro di infermiera presso il SAMU social.
Il “ruolo ammonitore” del protestantesimo
Oltre a un focus sui giovani, Christian Krieger nel suo discorso si è rivolto alle autorità, ricordando le parole di Emmanuel Macron nel 2017 che aveva definito i protestanti “cane da guardia della repubblica”. Ha sottolineato che questo “ruolo vigile” è uno “stato d'animo che si incarna nelle suppliche” portate avanti dalla Federazione protestante di Francia.
Ha citato quattro punti di attenzione per i protestanti, a cominciare dalla giustizia climatica. Un tema su cui la FPF si è recentemente posizionata pubblicando un libro dal titolo “Engage for climate Justice”. Un libro che offre, a partire da un inventario scientifico, riflessioni bibliche e teologiche per riflettere sull'agire cristiano.
Il presidente della Federazione ha affrontato anche il tema della parità di genere, tema su cui ritiene che le chiese protestanti stiano avanzando poco a poco, “alcune con passo più vigile”, mentre “altre faticano ancora”. Christian Krieger si è poi soffermato sulla questione del fine vita, dibattito al quale i protestanti desiderano partecipare. Ha sottolineato in particolare che l'FPF ha sostenuto lo sviluppo delle cure palliative nonché una migliore applicazione della legge Claeys-Leonetti. Ha aggiunto, però, che raccomanda ai suoi parroci, “se lo possono considerare, di accompagnare coloro che hanno fatto la richiesta qualunque sia la loro scelta”.
Infine, il pastore riformato è tornato sulla legge confermando il rispetto dei principi della Repubblica, che fin dai suoi inizi ha mobilitato i protestanti. "Il protestantesimo francese attraverso la sua storia (...) attraverso questo lungo cammino di persecuzione e clandestinità verso il riconoscimento (...) è un culto molto sensibile alle libertà", ha dichiarato a questo proposito.
Economia politica e disuguaglianza
È poi intervenuto il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, uno degli ospiti d'onore di questa “cena protestante”. Ha iniziato il suo intervento con una punta di umorismo, ringraziando la FPF per aver invitato un cattolico, cresciuto tra i gesuiti.
Ha incoraggiato in particolare i protestanti a continuare a lottare per una "economia politica", che "suppone di dire forte e chiaro che l'obiettivo dell'economia non è aumentare le disuguaglianze ma ridurle, che l'obiettivo dell'economia non è avere un numero molto ristretto di persone sempre più ricche ma un numero sempre più importante di persone che vivono decentemente”.
“Vale a dire un'economia che abbia un senso, un'economia che non sia guidata solo dall'interesse, dal profitto, dal mercato, ma un'economia che risulti da scelte politiche nel senso più nobile del termine e credo che i protestanti abbiano qualcosa da dirlo e continuare a lottare per questo. »
Come Christian Krieger, il ministro ha poi fatto riferimento all'imminente dibattito sul fine vita, ritenendo che i protestanti avessero “qualcosa da dire” su questo argomento.
Bruno Le Maire ha concluso il suo intervento incoraggiando i giovani presenti a mettersi in gioco in questo periodo storico “molto particolare”.
“Di fronte a questo panorama cupo, vedo crescere la rassegnazione, lo sconforto, una forma di stanchezza. Vorrei invitarvi a sentire dentro di voi proprio il contrario, e per una volta mi ispiro allo spirito protestante, spirito di rivolta, spirito di resistenza. (...) Il rispetto dei diritti umani è in minoranza (nel mondo), motivo in più per lottare per essi. »
Camille Westphal Perrier